lunedì, Aprile 29, 2024
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Differenze tra ETF e fondi comuni d’investimento

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Tra i pregi del trading online, uno, più di altri, risulta particolarmente apprezzato dalla maggior parte dei trader: la diversificazione. Grazie alla grande rete telematica, infatti, si possono effettuare operazioni in un numero plurimo di asset, migliorando sensibilmente l’offerta presente sino a vent’anni, epoca in cui gli investitori disponevano, in buona sostanza di soli quattro opzioni: titoli di stato; obbligazioni bancarie/societarie; azioni; polizze vita finanziarie.

D’altro canto, internet ha migliorato sensibilmente la vita di ogni singolo cittadino, che grazie alla rete può divertirsi sfruttando i casino online bonus o tenersi aggiornato su quanto accade nel mondo grazie ai numerosi ed autorevoli siti presenti sulla grande rete telematica, solo per citare delle tante attività che si possono svolgere sul web. Anche il mondo finanziario, di conseguenza, non poteva che essere coinvolto dalla grande rivoluzione dell’era digitale, avvicinandosi ulteriormente alla gente comune.

Fondi comuni vs ETF: cosa scegliere?

È inutile negare, infatti, come l’ambito finanziario fosse visto, sino a poco tempo fa, come ostico e ad appannaggio di pochi eletti. Oggi, invece, la mole di informazioni disponibili è aumentata sensibilmente, grazie ai tanti siti dedicati al mondo finanziario che possono essere reperiti in rete. Parole come Forex o criptovalute, al giorno d’oggi, sono diventate note alla maggior parte dei risparmiatori di tutto il mondo.

Ma la grande rete telematica offre la possibilità di accedere, a costi decisamente più contenuti, ad altri asset finanziari reperibili anche tramite lo sportello bancario, come azioni, obbligazioni, fondi comuni d’investimento e ETF. Ed è proprio su quest’ultimi due strumenti finanziari che concentreremo la nostra azione, dato l’elevato numero di risparmiatori che vi hanno fatto ricorso nel corso dell’ultimo decennio.

Pur essendo nati in epoca “pre-internet”, gli ETF, acronimo di Exchange Traded Funds, devono la loro fama e successo alla grande rete telematica, che ha consentito a questo asset di diventare fruibile in modo estremamente più semplice rispetto a vent’anni fa. Non c’è da stupirsi, di conseguenza, se almeno un trader su due dichiara di aver effettuato perlomeno un’operazione in ETF.

Essi vengono spesso comparati ai “fondi comuni di investimento, presenti nel mondo finanziario ormai da svariati decenni, che i risparmiatori italiani hanno potuto conoscere principalmente tramite lo sportello bancario. Rispetto a quest’ultimi, gli ETF sono un asset che replica passivamente l’andamento di un determinato indice, indipendentemente dal fatto che sia azionario, obbligazionario o afferente al mondo delle materie prime.

Perché gli ETF costano meno dei fondi comuni

La principale differenza con i fondi riguardano i costi: se i fondi comuni implicano l’applicazione di commissioni di entrate, uscita e di gestione che rappresentano, non di rado, un elevato costo per il risparmiatore, gli ETF hanno oneri assai modesti o addirittura nulli. La domanda, quindi, sorge spontanea: perché i fondi comuni hanno costi maggiori, talvolta non indifferenti, rispetto agli EFT?

Nei fondi comuni di investimento, un elevato numero di qualificati professionisti attua un costante turnover dei titoli, col nobile intento di battere il benchmark (evento che frequentemente non si verifica), che si traduce in costi del personale per le SGR. Gli ETF invece, replicano passivamente e linearmente l’andamento di un determinato indice, senza alcun tipo di operatività da parte di un gestore e, quindi, senza alcun tipo di costo.

Un risparmio a tutto vantaggio dei trader, che possono acquistare a condizioni economiche particolarmente vantaggiose. Gli ETF, oltretutto, sono quotati come le azioni e possono essere acquistati o venduti nel loro mercato di riferimento (per l’Italia, l’ETF PLUS della Borsa di Milano) ad un prezzo determinato dalla domanda e dall’offerta. Ed è questo il principale motivo per cui il prezzo di valore di un ETF può essere differente rispetto al suo valore patrimoniale netto,

Alcuni dati testimoniano, tangibilmente, quanto sia aumentato il ricorso agli ETF col passare del tempo, risultando estremamente gradito anche alla vasta platea dei risparmiatori e non solo a quella degli operatori professionali qualificati. Nell’ultimo quinquennio, ad esempio, i flussi di denaro destinati agli ETF sono quintuplicati.

Come scegliere piattaforma di trading per investire online

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Vorresti iniziare a investire online attraverso il trading? Sul web ci sono centinaia di siti che spiegano come fare e dove investire, ma uno dei punti fondamentali per iniziare nel modo giusto è quello di scegliere la giusta piattaforma di trading, quella ideale alle proprie esigenze ma soprattutto una piattaforma che ti possa garantire una operatività sicura e senza sorprese.

Per seguire la piattaforma di trading giusta bisogna valutare tutta una serie di caratteristiche e confrontarle tra le diverse proposte. Qui di seguito i parametri fondamentali da valutare prima di scegliere piattaforma di trading:

  • Licenza
    È la prima cosa da valutare, ancora prima dei servizi. Perché magari un Broker può offrirvi tante cose belle e accattivanti, ma poi alla fine è una truffa. Abbiamo già accennato all’importanza di una siffatta licenza, per i benefici appannaggio degli utenti iscritti. In Italia abbiamo la CONSOB, mentre a livello europeo viene considerato il CySEC come massima autorità, con sede a Cipro. Importante è anche il FCA con sede in Gran Bretagna, in quanto certifica il diritto di esistere nella importante Borsa Exchange di Londra. La più importante in Europa.
  • Commissioni e Spread
    Un buon Broker che si rispetti prevede commissioni solo su operazioni più particolari e non su tutte. Per quanto concerne lo Spread, esso è il guadagno per la piattaforma di trading online che scaturisce dal vostro profitto. Quindi, sebbene inevitabile, deve essere quanto meno vantaggiosa.
  • Assistenza clienti
    L’assistenza clienti deve essere in italiano, disponibile 24 ore su 24 e a almeno 5 giorni su 7. Deve essere raggiungibile facilmente tramite chat integrata nella piattaforma, via mail e tramite numero di telefono. La risposta deve essere celere e cordiale.
  • Formazione
    Il Broker deve fornire una formazione permanente ai propri utenti, esperti o neofiti di trading. Essendo il mondo finanziario e in continuo mutamento. L’utente deve poter scaricare ebook, partecipare a webinar (seminari online), partecipare a incontri annuali che in genere si tengono nelle principali città italiane, seguire corsi e-learning fruibili quando si vuole sulla piattaforma.
  • Notizie di mercato
    Il trader iscritto deve essere aggiornato costantemente sui fatti salienti che riguardano la borsa e su quelle notizie che, anche indirettamente, possono influenzarla. Solitamente le news raggiungono gli utenti tramite newsletter via mail o via sms.
  • Grafici in tempo reale
    Il broker deve mettere a disposizione del trader grafici che ben raffigurano in modo chiaro l’andamento della borsa e dei singoli asset. Così da valutarne l’andamento su lunghi lassi di tempo o molto a breve. Dai 5 minuti ai 10 anni, passando per una giornata, un mese, una settimana.
  • Conto demo
    Il Conto demo consente di fare trading senza rischiare i propri soldi reali. Quindi esercitarsi senza il rischio di perdere soldi veri. Attenzione però: il Conto demo va preso seriamente, altrimenti si imparerà poco da esso. Infatti, il rischio è che lo si prenda come un gioco nella consapevolezza che non si rischino soldi veri facendo scelte azzardate. Mettiamoci quindi tutta l’emotività che ci metteremmo se i soldi fossero veri. Altrimenti ce ne accorgeremo sulla nostra pelle quando faremo sul serio. Per giocare al trading, invece, esistono siti appositi. I Broker offrono diversi tipi di Conto demo: accessibili solo dietro versamento di soldi veri sul Conto reale. O gratuiti, chiedendo solo la registrazione al sito. Poi ci sono conti demo con determinati limiti di tempo ma denaro illimitato. O con una somma massima fruibile ma a tempo illimitato. O con tempo e denaro illimitati. O, viceversa, entrambi limitati.
  • Applicazioni per trading mobile
    Il Broker deve consentire ai trader di fare trading online su Bitcoin (ed altro) anche comodamente su dispositivi mobili come smartphone e tablet. Tramite app chiare e ben fatte.
  • Leva finanziaria
    Importante è anche lo strumento della Leva finanziaria, che consente di moltiplicare i propri guadagni al di sopra delle disponibilità reali del trader. Per una sorta di prestito da parte del Broker. Attenzione però. Come moltiplica i vostri guadagni, automaticamente può moltiplicare anche le vostre perdite. Quindi va usato con parsimonia e compreso bene.
  • Segnali di trading
    Molto importanti per i trading sono anche i segnali di trading. Ossia consigli che gli esperti del Broker prescelto inviano ai loro utenti iscritti sulle posizioni da prendere. Solitamente, sono inviati tramite sms o via mail. Mentre in passato riguardavano soprattutto telefonate. I segnali di trading devono spesso essere colti al volo, in quanto il trend rialzista magari sta per iniziare a breve, oppure bisogna uscire da una posizione in quanto il trend ribassista sta per iniziare. A volte possono essere anche consigli da annotare su un Calendario economico. Generalmente sono offerti gratuitamente dal Broker stesso. Talvolta sono pagati profumatamente. Ma non è detto che i secondi siano migliori dei primi, anzi. Meglio inizialmente provarli su un Conto demo per testarne la bontà.

Per finire voglio darti un consiglio personale. Dopo aver verificato che il Broker o i Broker scelti siano regolamentati e dispongano delle caratteristiche richieste, il modo migliore per valutare la qualità è quello di aprire un Conto demo su più Broker e toccare con mano come funzionano, se sono affidabili e convenienti. In genere, il Conto demo viene offerto gratuitamente, in altri casi occorre versare prima un minimo sul conto reale.

Qui di seguito alcuni dei migliori broker che offrono la possibilità di aprire un conto demo gratuito:

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Investire online in borsa. Cosa c’è da sapere per un trader?

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Investire online in borsa oggi non è un problema. Ci sono innumerevoli borse, ognuna con le sue specialità e con un'ampia varietà di strumenti finanziari tra cui scegliere.

Tuttavia, investire online nel mercato europeo è uno dei più particolari, dato che le attività quotate sono di grande interesse per molti e sono molto riconosciute dagli investitori di tutto il mondo per le loro caratteristiche in termini di dimensioni del mercato.

Nei paesi europei sono rappresentate circa 58 diverse borse. Esistono tre gruppi principali che sono divisi in base al ruolo delle piattaforme finanziarie:

  • Germania, Francia, Belgio, Svizzera, Gran Bretagna e Lussemburgo: in questi paesi il ruolo dei mercati finanziari è elevato.
  • Italia, Austria, Spagna, Finlandia, Svezia e Norvegia – questi sono paesi con mercati a valori moderate.
  • Irlanda, Portogallo, Grecia – in questi paesi l'influenza della borsa è minima.

Le differenze sopra elencate non sono le uniche. Inoltre, ci sono altre differenze legali.

Investire online in borsa italiana

Il mercato azionario in Italia è molto poco sviluppato. Ha principalmente lo scopo di finanziare il rimborso del debito pubblico principale. Ci sono 8 borse nel paese, il principale dei quali si trova a Milano. La caratteristica principale dello scambio è il pieno controllo da parte dello Stato. E questo significa che investire in borsa italiana può essere rischioso, perchè il reddito dipenderà dalle azioni dello Stato.

La Borsa Italiana occupa il 14° posto in classifica per numero di capitalizzazioni. I titoli di stato sono in borsa. L'intero scambio è subordinato al Ministero delle finanze. Le transazioni di acquisto e vendita non hanno un termine. Tutte le azioni sono registrate. Il valore dello scambio a livello internazionale è minimo.

Come investire online in borsa se non hai esperienza?

Ecco un paio di consigli più utili su come investire online in borsa per i principianti, sembreranno all'ordine del giorno per molti, ma ancora qualcuno può imparare qualcosa di utile per se stesso.

  • Inizia a investire con piccoli importi. Effettua alcune transazioni, guarda come funziona tutto. Ciò eviterà perdite sensibili nella fase iniziale.
  • Non confondere investimenti e speculazioni. Tutti possono diventare un investitore, ma la speculazione attiva richiede determinate abilità e un temperamento. Non sono adatti a tutti.
  • Diversifica i tuoi investimenti, ovvero cerca di investire non in uno ma in un insieme di attività.
  • Non lasciarti scoraggiare dagli errori. Tutti gli investitori alle prime armi li commettono e non c'è nulla di cui preoccuparsi. Il percorso verso il successo è attraverso errori.

Come investire online nel mercato europeo?

Esistono due modi per investire online in borsa europea:

  • Attraverso il mercato azionario: gli investitori possono contrarre gli strumenti finanziari del continente europeo, in alcuni paesi possono farlo elettronicamente attraverso una connessione Internet e in altri devono farlo manualmente e in attesa di essere ammessi entro un periodo di fino a 24 ore.
  • Attraverso broker che gestiscono contratti per differenze come i CFD: questo è un altro metodo ampiamente utilizzato dagli investitori per operare nel mercato europeo indirettamente e tramite Internet, che consente di acquistare e vendere attività finanziarie più facilmente generabili benefici di entrambi i movimenti.

Come investire online in borsa

Puoi fare questo attraverso Broker che consentono di fare trading con contratti per differenza (CFD) nelle attività finanziarie e investire online in borsa europea. Inoltre questi Broker garantiscono l'accesso a vari strumenti e indicatori educativi che superano i negoziati e consentono di conoscere questo mercato in profondità.

Per coloro che cercano di espandere la propria copertura di mercato, i Broker Forex CFD qui di seguito riportai, offrono attività di altri mercati a livello globale, il che aumenta le possibilità per gli operatori di trarre vantaggio da mercati diversi.

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Come funziona il trading sui Futures?

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Trading sui Futures: dai contratti derivati ai Futures USA

Per comprendere il trading sui futures, è necessario sapere che cos'è il trading sui derivati. I derivati sono contratti finanziari che traggono il loro valore dall'andamento del prezzo di un altro asset finanziario (azioni, indici, metalli preziosi, ecc.) Il prezzo di un derivato segue dunque il prezzo di un altro prodotto (cioè il sottostante) da cui trae il suo valore.

Tra i contratti derivati più negoziati rientrano senza ombra di dubbio i futures USA, in particolare quelli sui grandi indici statunitensi come il DAX o lo S&P 500. Ad esempio, sui migliori broker online regolamentati potete trovare i futures dow jones in tempo reale, avere la possibilità di acquistarli e molto altro ancora.

Con il passare del tempo, il prezzo del contratto cambia rispetto al prezzo fisso al quale è stata effettuata l'operazione e questo crea profitti o perdite per il trader. Ogni contratto è monitorato dalle Borse che regolano gli scambi e dai broker online regolamentati.

Come funzionano i contratti derivati?

I derivati sono contratti finanziari che derivano il loro valore dal movimento del prezzo di un altro elemento finanziario.

I futures sono utilizzati principalmente per coprire i rischi di fluttuazione dei prezzi delle materie prime o per trarre vantaggio dai movimenti dei prezzi.

Quando si stipula un contratto di questo tipo, l'investitore non deve pagare l'intero importo del contratto, ma solo un piccolo pagamento anticipato.

Il contratto future è uno di questi strumenti finanziari in cui viene stipulato un contratto o un accordo tra un acquirente (colui che ha una posizione lunga) e un venditore (colui che ha una posizione corta) e l'acquirente si impegna ad acquistare un derivato o un indice in un momento specifico del futuro a un prezzo fisso.

Come funziona il trading sui futures?

I futures sono dei contratti a termine standardizzati, tra un venditore ed un acquirente, che stabiliscono l’impegno ad un acquisto posticipato di un asset sottostante ad una data futura prestabilita. Generalmente questi contratti vengono liquidati in contanti.

I contratti futures sono disponibili su quattro diverse attività: azioni, indici, coppie di valute e materie prime. I futures sono utilizzati principalmente per coprire i rischi di fluttuazione dei prezzi delle materie prime o per trarre vantaggio dai movimenti dei prezzi, piuttosto che per acquistare o vendere la materia prima in contanti, come avviene per le azioni.

I partecipanti principali al trading sui futures sono due: gli Hedgers e gli Speculatori. Gli Hedgers utilizzano i futures per proteggersi da movimenti futuri irrazionali o rapidi del prezzo dell’asset sottostante. Gli Hedgers sono di solito aziende o individui.

Gli speculatori sono il secondo gruppo principale di operatori sui futures. Questi partecipanti comprendono i floor trader indipendenti e gli investitori. I floor trader indipendenti operano per conto proprio, mentre i floor broker gestiscono gli scambi per i loro clienti personali o per le società di brokeraggio.

Mercato dei Futures USA

Come anticipato, i futures sugli indici USA sono, insieme alle materie prime, tra i contratti futures più negoziati sul mercato. Vediamo qui di seguito le principali tipologie di futures USA sugli indici di Borsa:

  • Futures DAX
  • Futures S&P 500
  • Futures Nasdaq
  • Mini e Micro-DAX
  • Mini e Micro S&P 500
  • Mini e Micro Nasdaq
  • T-Note

Tutti questi contratti futures possono essere negoziati sui broker specializzati in contratti derivati.

Il perché la maggior parte dei trader perde soldi

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I traders perdono soldi, lo dice internet; si legge che la statistica sui traders che falliscono è addirittura il 95%. Ma questi risultati non sono provati da nessuna ricerca particolare. Le ricerche suggeriscono in realtà che il quadro attuale è molto diverso.

In seguito vi mostreremo le statistiche redatte da scienziati del settore economico che inquadrano il quadro attuale dei trader e delle loro performance. Da quello che leggerete è chiaro perché la maggior parte dei trader perde i suoi soldi.

  • 80% dei traders abbandona nei primi 2 anni.
  • Di tutti i traders, quasi il 40% investe per solo un mese. Entro i tre anni, solo il 13% continua. Dopo 5 anni, solo il 7% resta.
  • I traders vendono i propri titoli vincenti con una frequenza maggiore del 50% rispetto a quella delle perdite. Il 60% delle vendite è vincente, mentre il 40% è perdente.
  • La media individuale di investimenti si aggira intorno al 1.5% all’anno. Un trader attivo dovrebbe aggirarsi intorno al 6.5% annuale.
  • I traders con ottime performance alle spalle proseguono per ottenere grandi ricavi nel futuro. Anche se solo l’1% del traders riesce ad ottenere dei guadagni al netto delle spese.
  • I traders con uno storico di 10 anni di investimenti negativi continuano ad investire. Questo suggerisce che si continua perché non si è in grado di riconoscere le proprie abilità.
  • I trader che lavorano con profitto sono una piccola porzione di tutti i traders – 1.6% come media nel corso degli anni. Tuttavia, questi traders sono davvero molto attivi- sono responsabili del 12% dell’intera attività di investimento.
  • Rispetto a tutti i traders, quelli che riescono ad ottenere dei profitti aumentano il loro trading più di un trader che non ci riescono.
  • Le persone povere tendono a spendere una grande porzione delle loro entrate in lotterie e la loro domanda in questo settore aumenta con la diminuzione delle entrate.
  • Gli investitori con una differenza notevole tra le loro condizioni economiche reali e le loro aspirazioni, rischiano di perdere il portafogli.
  • Gli uomini investono più delle donne. E gli scapoli ancor più di quelli sposasti.
  • I giovani poveri, che vivono nelle aree urbane ed appartengono a gruppi di minoranze, investono di più in azioni lottery-type.
  • All’interno di ciascuna fascia di reddito, i giocatori superano i non giocatori.
  • Gli investitori tendono a vendere i propri investimenti vincenti mentre tengono quelli perdenti.
  • Il trading in Taiwan è diminuito del 25% quando nel 2002 è stata introdotta la lotteria.
  • Durante i periodi con inusuali lotterie jackpot, il tasso di investimento individuale crolla.
  • Gli investitori sono più attirati dal ricomprare un azione che avevano precedentemente venduto per ottenere un profitto piuttosto che per una perdita.
  • Una aumento della frequenza di ricerca in uno specifico settore, predice un grande ritorno nelle successive 2 settimane.
  • Gli investitoti individuali effettuano molti più investimenti quando il loro ultimo investimento è andato a buon fine.
  • I traders non imparano con il trading. Per un investitore individuale “imparare investendo” non è meno ragionevole o lucroso che giocare alla roulette.
  • La maggior parte dei traders perde soldi con un margine considerevole dopo aver modificato i costi per le transazioni.
  • In Taiwan le perdite per gli investitori individuali sono circa il 2% del GDP.
  • Gli investitori guardano maggiormente alle azioni del settore in cui sono impiegati.
  • I traders con un alto IQ tendono ad avere più fondi comuni di investimento ed un numero maggiore di azioni. Con ciò ottengono maggiori benefici grazie alla diversificazione degli effetti.

Vedere molti traders che perdono soldi non è un più una sorpresa

Dopo aver visto queste statistiche pare ovvio il motivo per il quale i traders falliscono. Il più delle volte le decisioni sugli investimenti non sono basate su ricerche effettuate o su metodi di investimento consolidati, ma sulle emozioni, il bisogno di adrenalina e sulla speranza di fare milioni. Quello che i traders dimenticano è che il trading è una professione e che richiede capacità che si possono sviluppare solo con gli anni. Detto ciò, sii consapevole delle tue decisioni sugli investimenti e sulla visione che hai sul trading. Non aspettarti di diventare milionario per la fine dell’anno, ma tieni sempre bene a mente le possibilità che il trading online offre.

Seguire i consigli di investimenti di Warren Buffett è una buona cosa?

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Warren Buffett ha una lunga esperienza che lo ha portato ad ottenere enormi rendimenti dai suoi investimenti. Uno dei principi chiave della sua strategia di investimento è avere un focus a lungo termine quando detiene azioni nel suo portafoglio. Ciò consente alle sue partecipazioni di realizzare il proprio potenziale di crescita.

Questo approccio può essere particolarmente utile nell'attuale contesto del mercato azionario. Ma il recente crollo rende più facile diventare eccessivamente fiduciosi nelle prospettive dei mercati, e questo può portare ad un processo decisionale inadeguato.

Fondamenti di investimento di Buffett

Molte delle principali partecipazioni nel portafoglio di Warren Buffett sono state fatte da decenni e questo ha portato ad una crescita sui rendimenti che non è possibile ottenere nel giro di pochi mesi. Consentendo agli investimenti il tempo necessario per produrre rendimenti, Buffett è stato in grado di godere risultati più elevati di quanto sarebbe stato possibile se avesse adottato un orizzonte temporale breve.

Questo punto è particolarmente rilevante in questo momento. Molti investitori potrebbero aver beneficiato di forti rendimenti dalle loro azioni in portafoglio negli ultimi due anni. Il mercato azionario ha registrato un rally che lo ha spinto a livelli record su base globale, ma negli ultimi mesi le cose sono cambiate. Ora, un approccio logico potrebbe essere di vendere azioni che hanno prodotto forti rendimenti e di acquistarne altri al loro posto con buone prospettive di crescita nel tempo.

Questo tipo di approccio di investimento è in linea alle idea di Warren Buffett. Se l’azione o le azioni hanno raggiunto un prezzo troppo elevato, è probabile che ci siano disponibili altre opportunità più interessanti, e può valere la pena scaricare una azione che sovraperformato per avere il capitale sufficiente per acquistare un azione value.

Tuttavia, vendere azioni perché sono aumentate rapidamente di prezzo in un breve periodo di tempo potrebbe non essere una mossa prudente. Può portare un investitore a perdere guadagni futuri, soprattutto perché le previsioni economiche globali sono generalmente positive in questo momento. E, poiché l'economia mondiale si è sempre ripresa dai suoi cali per registrare inversioni di tendenza impressionanti, potrebbero esserci ulteriori opportunità di guadagni nei prossimi anni.

La semplice strategia di Warren Buffett

Chiaramente, l'approccio a lungo termine di Warren Buffett potrebbe non rivelarsi quello giusto per ogni investitore. Come ha dimostrato il 2020, un crollo del mercato azionario può avvenire in qualsiasi momento e può cancellare i profitti di mesi o anni di lavoro.

Tuttavia, avendo un punto di vista a lungo termine, potrebbe essere più facile individuare potenziali errori di prezzo tra le azioni di alta qualità. Può anche fornire un margine più ampio per beneficiare dell'impatto della capitalizzazione in un probabile periodo di crescita economica a lungo termine nei prossimi anni. Pertanto, restare fedeli a società di alta qualità anche dopo potenziali guadagni recenti potrebbe essere una mossa giusta.

Il modo più semplice per fare trading su materie prime

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Le materie prime sono sempre più protagoniste dei mercati finanziari. L'oro e il petrolio sono gli indiscussi re, ma non sono da meno l'argento, il rame, il mais, ecc…

Sono proprio queste le materie prime prese di mira dai trader, e grazie alle piattaforme messe a disposizione dai broker, oggi il trading su materie prime è semplice e alla portata di tutti.

Le materie prime sono oggi considerate capitali come tutti gli altri e numerosi specialisti sono concordi nell’affermare che sono anche molto redditizie e che il futuro sarà promettente.
Sono risorse sempre più rare poiché la produzione è già molto limitata e sicuramente non sarà in grado di soddisfare un tale aumento di domanda internazionale. Per questo, è inevitabile che alcune di loro aumenterà il prezzo in maniera esponenziale.

Ma non è tutto; è risaputo le materie prime come l’oro o l’argento hanno assunto il ruolo di valore rifugio nei momenti in cui l’economia mondiale ha conosciuto crisi importanti. Per questo, sono considerati come valori più sicuri rispetto ad altri anche grazie alla loro indipendenza. E’ proprio per questo motivo che si osserva ora un aumento del prezzo di queste materie prime, poiché il mondo sta attraversando un periodo di forte crisi.

Il trading su materie prime è anche un ottimo modo per diversificare i rischi quando si investe su altri mercati finanziari come il Forex o le azioni. Utilizzando le materie prime per coprire le posizioni aperte nel Forex, si evita di perdere grosse somme di denaro.

Iniziare a fare trading su materie prime è semplice e sono tantissimi sia gli strumenti che replicano l’andamento delle materie prime, sia i broker che li offrono.

Qui di seguito un elenco dei broker più affidabili con cui fare trading su materie prime. Ognuno dei Broker in elenco è sicuro e può contare su tutte le autorizzazioni per operare sui mercati finanziari.

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Investire online con i CFD; guida completa ai contratti per differenza

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I CFD, detti Contratti per differenza, sono strumenti finanziari che permettono di ottenere un rendimento dalla differenza di valore del sottostante tra il momento dell’apertura della posizione ed il momento della chiusura.

Per spiegare in modo semplice come funzionano i CFD facciamo un piccolo esempio:

Ipotizziamo di acquistare un CFD sull’oro. Se il metallo prezioso aumenta il suo valore di un certo prezzo, anche il CFD aumenterà di conseguenza, determinando nell’ipotesi di vendita, un profitto, dato dalla differenza tra prezzo di acquisto (più basso) e prezzo di successiva vendita (più alto).

Ad esempio, se oggi acquistiamo un CFD sull’oro, e tra un giorno l’oro cresce di 10€, dalla vendita del CFD otterremo un guadagno lordo di 10€.

Indice dei contenuti

I sottostanti dei CFD

I sottostanti, cioè i beni dai quali dipende il valore del CFD possono essere azioni, indici, materie prime, valute o obbligazioni. Anche se è da dire che il cambiamento del valore del CFD non è sempre una replica fedele del cambiamento di valore di mercato dell’asset di riferimento.

Ciò dipende molto dalle caratteristiche tecniche di ogni Contratto stabilito dal Broker di CFD, quindi, in linea generale il prezzo è la replica esatta del valore del bene sottostante, ma in alcuni casi per esempio, si potrebbe imporre che ogni variazione di un punto del sottostante comporti una variazione di pari segno e di 20 punti per il CFD.

Come funzionano i CFD

Ecco un esempio basilare del funzionamento del contratto per differenza.

Il CFD viene sempre quotato con 2 prezzi differenti: il prezzo-denaro / il prezzo lettera, ovvero prezzo d’acquisto e prezzo di vendita (Es. 493,2/493,4). Il differenziale tra i due prezzi viene anche definito come bid/ask e conosciuto come spread.

Per ogni CFD il prezzo di acquisto è sempre maggiore del prezzo di vendita, d’altra parte, lo spread è la commissione che il broker applica e corrisponde al suo guadagno. Il valore dello spread dipende dal tipo di sottostante su cui è agganciato il CFD e dal broker.

Ad esempio, in basso segue un esempio di prezzo bid/ask con CFD sul pair di valute EUR/USD. Come potete osservare, il prezzo di acquisto è pari a 1,07057, mentre il prezzo di vendita è pari a 1,07050. Lo spread è pari a 0,00007.

Ipotizziamo, dopo aver studiato la coppia di valute EUR/USD, di prevedere un prossimo rialzo nei giorni a seguire. Acquistiamo quindi dei CFD su EUR/USD

  • In caso andamento rialzista, pensiamo che il valore di mercato del sottostante aumenterà, rivenderemo il CFD ad un prezzo maggiore, ricavandone un profitto.
  • Siccome prevediamo che il valore del contratto aumenterà, acquistiamo oggi per vendere quando desideriamo (non vi è una vera e propria scadenza, salvo che non si tratti di contratti forward). Il prezzo su cui dobbiamo basarci per l’acquisto è il prezzo lettera, ovvero 1,32057.
  • Possiamo decidere quando chiudere l’operazione e liquidare il guadagno come differenza fra il prezzo di acquisto ed il prezzo di vendita. Non vi sono limiti al tempo in cui possiamo lasciare aperta la posizione, se non nei costi di mantenimento della posizione dopo la chiusura del mercato, che aumentano in proporzione della durata del trade.
  • Ovviamente, nell’ipotesi di andamento ribassista, saremo costretti a rivendere ad un prezzo inferiore e quindi a sostenere una perdita.

In questo esempio, abbiamo visto come sia possibile generare profitti da una posizione che in gergo viene definita lunga, cioè da una posizione di acquisto o rialzista. Ma la forza dei CFD consiste nella possibilità di generare un guadagno anche da andamenti ribassisti del prezzo dei beni.

Per fare questo, dobbiamo vendere allo scoperto il contratto, quindi facciamo l’operazione opposta alla precedente, puntiamo sul ribasso dei prezzi (in gergo si dice che apriamo una posizione corta o andiamo corti). In questo caso otterremo un guadagno dal ribasso del prezzo del sottostante, e non dalla sua crescita, che viceversa ci comporterebbe una perdita.

Con i CFD non si acquista il sottostante ma solo un contratto agganciato al suo valore. Quindi, non si acquisisce nessun diritto su di essi, ad esempio sui dividendi nel caso di azioni. Ovviamente, tali circostanze hanno anche un risvolto positivo, infatti non si acquisiscono neanche gli obblighi derivanti dal possesso dei sottostanti, così come i costi, le spese o le tasse legate al possesso diretto dello strumento.

Come avete ben visto, i CFD non sono complicati da capire e vengono utilizzati per speculare sugli interessi, per coprirsi dal rischio di cambio o semplicemente per cercare di trarre guadagni dalla propria conoscenza del mercato.

Come investire online con i CFD

Per investire online con i CFD è necessario poter utilizzare una piattaforma di trading tramite un Broker, ovviamente questo deve essere autorizzato e con sede in Europa. La licenza garantisce l’investitore dai possibili default, e gli attribuisce una serie di diritti che potrà far valere nei confronti del Broker, il quale, a sua volta, sarà soggetto a periodici controlli dagli organismi del paese e ad una serie di obblighi, il primo tra tutti la separazione del conto dei clienti da quello della società.

Noi possiamo consigliarvi uno dei migliori Broker Autorizzati e regolamentati dall’Autorità della Condotta Finanziaria come quelli riportati nell'elenco completo dei migliori Broker CFD

Le piattaforme CFD sono tutte uguali?

No. E’ sempre consigliato comparare le varie condizioni proposte, in merito a:

  • gli asset disponibili
  • le commissioni applicate (se fisse o variabili)
  • il tipo di leva finanziaria
  • il tempo di trading
  • l’efficienza di funzionamento della piattaforma (tempi di esecuzione degli ordini, tempi di risposta)
  • il collegamento diretto o meno con i prezzi live delle borse internazionali

Vantaggi di fare trading con i CFD

I vantaggi di fare trading con i CFD si possono sintetizzare in questi pochi punti:

  • Sfruttare la potenza della leva, quindi impiegare piccole somme di denaro per realizzare ingenti profitti.
  • Speculare sia dai movimenti rialzisti dei prezzi, sia da quelli ribassisti.
  • Non pagare imposte di bollo o altre spese sui sottostanti perché in concreto non si acquistano né si posseggono i sottostanti sui quali è agganciato il CFD.
  • Acquistare e vendere il CFD nel momento che si ritiene opportuno.
  • Speculare su molte attività quali azioni, indici, materie prime, titoli di stato, obbligazioni, forex

Perché utilizzare i CFD per investire online?

I motivi principali per utilizzare i CFD sono: la possibilità di proteggere il proprio investimento dai rischi e per speculare dal movimento dei prezzi (rialzo e ribasso).

Per proteggerci dal rischio

Ipotizziamo che siamo una società impegnata nel commercio internazionale e dobbiamo incassare in dollari. Abbiamo timore che il dollaro si svaluti rispetto all’euro, dato che abbiamo intenzione di convertire la vendita nella valuta del paese in cui abbiamo sede legale, che è quella che ci fa più comodo.

In alternativa al deposito di valuta estera, ci immunizziamo dal rischio di cambio, acquistando un CFD e prevedendo un guadagno nel caso in cui il cambio Eur/Usd aumenti. L’unico problema è che ciò comporta dei costi che dobbiamo essere in grado di amministrare.

Per speculare dal movimenti dei prezzi.

Se siamo degli investitori o semplicemente delle persone interessate ad impegnare del denaro per speculare sulla differenza di valore di un bene, possiamo farlo tramite i CFD.

I CFD possono offrire notevoli rendimenti, soprattutto se si utilizza l’effetto leva, ma ovviamente di contro mostrano notevoli rischi. L’effetto leva ha il suo “fascino”, dato che per acquistare un certo lotto minimo di azioni, ci basta anche solo mettere a disposizione una piccola percentuale del capitale necessario, a seconda di quanto è grande il leverage.

Se ad esempio l’investimento reale costa 10.000 euro e la leva è di 1:100, ci basta impegnare subito solo 100 euro (infatti 100 x 100€ = 10.000€). Guadagneremo però sull’intero importo (10.000 euro), e tanto vale per la perdita potenziale.

Ad esempio, l’incremento dell’1% sul prezzo del bene si tradurrà in un profitto dell’1% su 10.000€ e non sulla somma impiegata dal trader (100€).

Da quest’ultimo punto di vista, consigliamo sempre di mettere a preventivo le “perdite”, dato che dal mercato non si possono avere sicurezze e raccomandiamo una gestione prudenziale. I broker, per evitare che ci si sbilanci troppo rispetto a quello che si può garantire con il proprio deposito totale, fissano dei margini di rientro da rispettare.

Se ad esempio si possiede un conto di 1.000€, e si apre una posizione di 100€ con leva X, il broker tratterrà a garanzia una parte dei rimanenti 900€, per evitare che in caso di perdita, e a causa della leva eccessiva, il saldo del trader non sia sufficiente a coprire il denaro perso.

Il mercato, lo si può prevedere, sempre con un certo margine di errore.

Se scegliete di negoziare in dollari, dovete avere sempre sotto controllo l’andamento rispetto alla valuta base (ad es. euro). In tal caso, meglio utilizzare come valuta base i dollari, dato che avere un conto in attività estere potrebbe essere un investimento sicuro nel tempo. Particolare attenzione dovete porre se scegliete valute tradizionalmente “deboli”, rispetto a quelle principali e più transate.

Migliori Broker su CFD

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È meglio investire online o fare trading? Quali sono le differenze?

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Le persone che investono sui mercati finanziari sono sempre più alla ricerca di modi per diversificare i loro portafogli. Mentre molti di loro hanno familiarità con strumenti di investimento come azioni di borsa e obbligazioni, molti non comprendono o non conoscono il funzionamento del trading su CFD. Se sei interessato a fare trading sia su azioni che CFD, questo articolo ti fornirà le informazioni di base sui due strumenti.

Che cos’è il trading di azioni?

Il trading di azioni è l’attività di acquisto e vendita di azioni con l’obiettivo di guadagnare un profitto. Puoi negoziare azioni tramite un agente di borsa o utilizzando una piattaforma di trading online.

Per iniziare a fare trading, trasferisci fondi dal tuo conto bancario al tuo conto di trading di azioni, acquisti le azioni in cui hai scelto di investire e copri tutti i costi in questione.
Compri azioni di una società sperando che la società e le sue azioni aumentino di valore in modo da venderle successivamente a un prezzo superiore a quello per cui le hai acquistate. I dividendi sono un altro modo per guadagnare denaro dalle azioni. Quando si acquistano azioni di una determinata società, si ha diritto a ricevere un dividendo (una parte degli utili della società) alla fine dell’esercizio finanziario della società o quando la società annuncia il pagamento dei dividendi.

Che cos’è il trading di CFD?

La popolarità del trading su CFD sta crescendo nei principali mercati finanziari e in sempre più investitori.
I CFD, (contratti per differenza), sono un prodotto derivato. Un derivato è uno strumento finanziario che ottiene il suo valore dal valore di un titolo sottostante. I CFD sono derivati economicamente efficienti e trasparenti, il che li rende un’ottima opzione per personalizzare le strategie di trading.

Il trading di CFD è l’acquisto e la vendita di CFD. Consente a un investitore di speculare sui movimenti di prezzo di strumenti finanziari come azioni, indici, materie prime e valute.

Come funziona il trading su CFD

Quando si fa trading su CFD, si accetta di scambiare la differenza di prezzo di un titolo sottostante da quando il contratto CFD viene aperto a quando viene chiuso.

È possibile speculare sul movimento verso l’alto o verso il basso del prezzo del titolo sottostante. Il tuo utile o perdita dipende dalla misura in cui la tua previsione è corretta. Se prevedi un aumento di prezzo e questo si verifica, guadagni. Invece, se il prezzo del titolo cambia in modo contrario alla tua previsione, perdi.

Ad esempio, se pensi che il prezzo delle azioni Amazon scenderà, puoi vendere un CFD su Amazon. Guadagnerai un profitto se il prezzo dell’azione diminuisce, oppure perderai se le azioni aumenteranno di valore. Gli utili e le perdite sui CFD sono realizzati quando la tua posizione viene chiusa.

Per negoziare CFD è necessario meno capitale in anticipo perché si tratta di un prodotto con leva finanziaria. Devi solo investire una percentuale (chiamata margine) del valore del titolo sottostante. Ciò ti consente di avere un’esposizione equivalente a quella che avresti negoziando il titolo reale, ma per meno soldi. È importante ricordare che allo stesso modo in cui la leva finanziaria può amplificare i tuoi profitti, può amplificare anche le perdite.

Ti potrebbe interessare: Come avere successo con il CFD trading

Differenze tra trading su azioni e trading su CFD

  • Il trading di CFD ti consente di negoziare un’ampia gamma di strumenti finanziari tra cui azioni, indici, materie prime e valute, mentre il trading di azioni si limita ad azioni ed ETF (Exchange Traded Funds).
  • Nel trading di CFD, puoi utilizzare la leva per distribuire il tuo capitale e amplificare i profitti, perché non paghi per l’intero valore del titolo sottostante. Nel trading di azioni paghi in anticipo l’intero valore delle azioni in cui vuoi investire, il che significa che non puoi distribuire il tuo capitale il più possibile come con i CFD.
  • Quando fai trading di CFD, è possibile che le perdite superino il tuo deposito iniziale; mentre nel trading di azioni limiti il rischio al tuo investimento iniziale.
  • Il trading di CFD ti consente di aprire posizioni a lungo o breve termine sul mercato mentre il trading di azioni si basa solo sull’aumento di prezzo. Ciò significa che nel trading di azioni si ottiene un vantaggio solo quando i prezzi delle azioni aumentano.
  • Puoi scambiare CFD a qualsiasi ora. Il trading di azioni è invece possibile solo quando le borse sono aperte.
  • Il trading di azioni dà privilegi agli azionisti (come il diritto di voto). Non si ottengono diritti o privilegi degli azionisti facendo trading di CFD.

I CFD e le azioni offrono vantaggi unici. I tuoi obiettivi di investimento dovrebbero guidarti su quali strumenti investire online in un determinato momento nella tua attività di investimento. Con una migliore comprensione dei CFD e delle azioni, ora sei in una posizione migliore per prendere le decisioni correttamente.

Per approfondire l'argomento ed imparare a fare trading sui mercati finanziari ti invito a leggere il post Libri gratuiti sul trading italiano da scaricare in formato ebook

Tre errori comuni per chi fa Trading online

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Le trading online è una delle migliori attività in grado di permettere di guadagnare grandi somme di denaro nel breve periodo. Non è certamente facile raggiungere questo obbiettivo, i rischi sono molto alti, ma non si può discutere delle ottime percentuali di guadagno offerte in caso di operazioni con successo grazie alla leva finanziaria. Purtroppo non è tutto “rose e fiori”, le perdite nel trading si pagano a caro prezzo (le perdite non possono mai superare le somme depositate).

Non c'è nulla di nuovo in questo, le persone che investono soldi nel trading online sono al corrente di questo, anche se spesso non gli danno il giusto peso. Per guadagnare con il trading è necessario avere una adeguata preparazione, esperienza e una valida strategia di trading con una alta percentuale statistica.

A parte i calcoli statistici, quello che pesa maggiormente sulle performance dei trader sono gli errori che talvolta possono essere la causa di grandi perdite o addirittura azzerare il proprio conto di trading.

“Gli errori nel trading online possono avere un effetto cumulativo e ridurre il valore del proprio portafoglio. Ogni trader dovrebbe essere consapevole dei trabocchetti ed evitare gli errori più comuni”.

Gli errori comuni nel trading online

Certamente è difficile trovare una strategia che permetta di guadagnare sempre nel trading, ma sapere quali sono gli errori più comuni ed imparare a non commetterli è fondamentale per ottenere dei profitti nel tempo.

Questi i tre errori comuni per chi fa trading online:

1. Pensare di guadagnare facilmente

Su internet ci sono molti siti che promettono di guadagnare facilmente con il trading attraverso robot automatici, strategie infallibili, segnali di trading, fino ad arrivare alle telefonate di call center di alcuni Broker che parlando del trader come uno strumento per guadagnare facilmente. Non bisogna credere a tutto queste pubblicità ingannevoli, ma affidatevi alle vostre capacità, magari dopo aver seguito corsi e fatto pratica sul mercati. Insomma, i guadagni facili nel trading non esistono.

2. Credere alle strategie infallibili

Non lo finiremo mai di dire, non esiste e mai esisterà una strategia infallibile. Esistono valide strategie ma non sono certamente infallibili e per poter guadagnare è necessario implementare un corretto money management.

3. Aumentare gli investimenti dopo alcune vittorie

Quello di aumentare la propria esposizione investendo importi sempre maggiori è l'errore più comune in questa attività. Con il trading online è possibile fare molti soldi in breve tempo, ma il desiderio di guadagnare sempre di più, porta i trader ad aumentare il rischio, con il risultato di perdere tutto in pochissimo tempo.

Conclusioni

Non è affatto così che si guadagna con il trading, la scelta più redditizia è stabilire una soglia massima da dedicare a ciascuna operazione. In molti consigliano di fissare un livello di rischio dal 2% al massimo del 5%. Un trader non dovrebbe mai superare queste soglie, solo cosi può pensare di aver successo nel trading online.

Se il tuo obbiettivo è quello di migliorare le tue conoscenze o apprendere le tecniche di base del trading, accedi alla sezione ebook del sito, qui trovi una serie di guide al trading in formato pdf che ti aiuteranno nel tuo percorso. Accedi alla sezione ebook e scarica le tue guide gratuite