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Investire online con i CFD; guida completa ai contratti per differenza

I CFD, detti Contratti per differenza, sono strumenti finanziari che permettono di ottenere un rendimento dalla differenza di valore del sottostante tra il momento dell’apertura della posizione ed il momento della chiusura.

Per spiegare in modo semplice come funzionano i CFD facciamo un piccolo esempio:

Ipotizziamo di acquistare un CFD sull’oro. Se il metallo prezioso aumenta il suo valore di un certo prezzo, anche il CFD aumenterà di conseguenza, determinando nell’ipotesi di vendita, un profitto, dato dalla differenza tra prezzo di acquisto (più basso) e prezzo di successiva vendita (più alto).

Ad esempio, se oggi acquistiamo un CFD sull’oro, e tra un giorno l’oro cresce di 10€, dalla vendita del CFD otterremo un guadagno lordo di 10€.

Indice dei contenuti

I sottostanti dei CFD

I sottostanti, cioè i beni dai quali dipende il valore del CFD possono essere azioni, indici, materie prime, valute o obbligazioni. Anche se è da dire che il cambiamento del valore del CFD non è sempre una replica fedele del cambiamento di valore di mercato dell’asset di riferimento.

Ciò dipende molto dalle caratteristiche tecniche di ogni Contratto stabilito dal Broker di CFD, quindi, in linea generale il prezzo è la replica esatta del valore del bene sottostante, ma in alcuni casi per esempio, si potrebbe imporre che ogni variazione di un punto del sottostante comporti una variazione di pari segno e di 20 punti per il CFD.

Come funzionano i CFD

Ecco un esempio basilare del funzionamento del contratto per differenza.

Il CFD viene sempre quotato con 2 prezzi differenti: il prezzo-denaro / il prezzo lettera, ovvero prezzo d’acquisto e prezzo di vendita (Es. 493,2/493,4). Il differenziale tra i due prezzi viene anche definito come bid/ask e conosciuto come spread.

Per ogni CFD il prezzo di acquisto è sempre maggiore del prezzo di vendita, d’altra parte, lo spread è la commissione che il broker applica e corrisponde al suo guadagno. Il valore dello spread dipende dal tipo di sottostante su cui è agganciato il CFD e dal broker.

Ad esempio, in basso segue un esempio di prezzo bid/ask con CFD sul pair di valute EUR/USD. Come potete osservare, il prezzo di acquisto è pari a 1,07057, mentre il prezzo di vendita è pari a 1,07050. Lo spread è pari a 0,00007.

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Ipotizziamo, dopo aver studiato la coppia di valute EUR/USD, di prevedere un prossimo rialzo nei giorni a seguire. Acquistiamo quindi dei CFD su EUR/USD

  • In caso andamento rialzista, pensiamo che il valore di mercato del sottostante aumenterà, rivenderemo il CFD ad un prezzo maggiore, ricavandone un profitto.
  • Siccome prevediamo che il valore del contratto aumenterà, acquistiamo oggi per vendere quando desideriamo (non vi è una vera e propria scadenza, salvo che non si tratti di contratti forward). Il prezzo su cui dobbiamo basarci per l’acquisto è il prezzo lettera, ovvero 1,32057.
  • Possiamo decidere quando chiudere l’operazione e liquidare il guadagno come differenza fra il prezzo di acquisto ed il prezzo di vendita. Non vi sono limiti al tempo in cui possiamo lasciare aperta la posizione, se non nei costi di mantenimento della posizione dopo la chiusura del mercato, che aumentano in proporzione della durata del trade.
  • Ovviamente, nell’ipotesi di andamento ribassista, saremo costretti a rivendere ad un prezzo inferiore e quindi a sostenere una perdita.

In questo esempio, abbiamo visto come sia possibile generare profitti da una posizione che in gergo viene definita lunga, cioè da una posizione di acquisto o rialzista. Ma la forza dei CFD consiste nella possibilità di generare un guadagno anche da andamenti ribassisti del prezzo dei beni.

Per fare questo, dobbiamo vendere allo scoperto il contratto, quindi facciamo l’operazione opposta alla precedente, puntiamo sul ribasso dei prezzi (in gergo si dice che apriamo una posizione corta o andiamo corti). In questo caso otterremo un guadagno dal ribasso del prezzo del sottostante, e non dalla sua crescita, che viceversa ci comporterebbe una perdita.

Con i CFD non si acquista il sottostante ma solo un contratto agganciato al suo valore. Quindi, non si acquisisce nessun diritto su di essi, ad esempio sui dividendi nel caso di azioni. Ovviamente, tali circostanze hanno anche un risvolto positivo, infatti non si acquisiscono neanche gli obblighi derivanti dal possesso dei sottostanti, così come i costi, le spese o le tasse legate al possesso diretto dello strumento.

Come avete ben visto, i CFD non sono complicati da capire e vengono utilizzati per speculare sugli interessi, per coprirsi dal rischio di cambio o semplicemente per cercare di trarre guadagni dalla propria conoscenza del mercato.

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Come investire online con i CFD

Per investire online con i CFD è necessario poter utilizzare una piattaforma di trading tramite un Broker, ovviamente questo deve essere autorizzato e con sede in Europa. La licenza garantisce l’investitore dai possibili default, e gli attribuisce una serie di diritti che potrà far valere nei confronti del Broker, il quale, a sua volta, sarà soggetto a periodici controlli dagli organismi del paese e ad una serie di obblighi, il primo tra tutti la separazione del conto dei clienti da quello della società.

Noi possiamo consigliarvi uno dei migliori Broker Autorizzati e regolamentati dall’Autorità della Condotta Finanziaria come quelli riportati nell'elenco completo dei migliori Broker CFD

Le piattaforme CFD sono tutte uguali?

No. E’ sempre consigliato comparare le varie condizioni proposte, in merito a:

  • gli asset disponibili
  • le commissioni applicate (se fisse o variabili)
  • il tipo di leva finanziaria
  • il tempo di trading
  • l’efficienza di funzionamento della piattaforma (tempi di esecuzione degli ordini, tempi di risposta)
  • il collegamento diretto o meno con i prezzi live delle borse internazionali

Vantaggi di fare trading con i CFD

I vantaggi di fare trading con i CFD si possono sintetizzare in questi pochi punti:

  • Sfruttare la potenza della leva, quindi impiegare piccole somme di denaro per realizzare ingenti profitti.
  • Speculare sia dai movimenti rialzisti dei prezzi, sia da quelli ribassisti.
  • Non pagare imposte di bollo o altre spese sui sottostanti perché in concreto non si acquistano né si posseggono i sottostanti sui quali è agganciato il CFD.
  • Acquistare e vendere il CFD nel momento che si ritiene opportuno.
  • Speculare su molte attività quali azioni, indici, materie prime, titoli di stato, obbligazioni, forex

Perché utilizzare i CFD per investire online?

I motivi principali per utilizzare i CFD sono: la possibilità di proteggere il proprio investimento dai rischi e per speculare dal movimento dei prezzi (rialzo e ribasso).

Per proteggerci dal rischio

Ipotizziamo che siamo una società impegnata nel commercio internazionale e dobbiamo incassare in dollari. Abbiamo timore che il dollaro si svaluti rispetto all’euro, dato che abbiamo intenzione di convertire la vendita nella valuta del paese in cui abbiamo sede legale, che è quella che ci fa più comodo.

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In alternativa al deposito di valuta estera, ci immunizziamo dal rischio di cambio, acquistando un CFD e prevedendo un guadagno nel caso in cui il cambio Eur/Usd aumenti. L’unico problema è che ciò comporta dei costi che dobbiamo essere in grado di amministrare.

Per speculare dal movimenti dei prezzi.

Se siamo degli investitori o semplicemente delle persone interessate ad impegnare del denaro per speculare sulla differenza di valore di un bene, possiamo farlo tramite i CFD.

I CFD possono offrire notevoli rendimenti, soprattutto se si utilizza l’effetto leva, ma ovviamente di contro mostrano notevoli rischi. L’effetto leva ha il suo “fascino”, dato che per acquistare un certo lotto minimo di azioni, ci basta anche solo mettere a disposizione una piccola percentuale del capitale necessario, a seconda di quanto è grande il leverage.

Se ad esempio l’investimento reale costa 10.000 euro e la leva è di 1:100, ci basta impegnare subito solo 100 euro (infatti 100 x 100€ = 10.000€). Guadagneremo però sull’intero importo (10.000 euro), e tanto vale per la perdita potenziale.

Ad esempio, l’incremento dell’1% sul prezzo del bene si tradurrà in un profitto dell’1% su 10.000€ e non sulla somma impiegata dal trader (100€).

Da quest’ultimo punto di vista, consigliamo sempre di mettere a preventivo le “perdite”, dato che dal mercato non si possono avere sicurezze e raccomandiamo una gestione prudenziale. I broker, per evitare che ci si sbilanci troppo rispetto a quello che si può garantire con il proprio deposito totale, fissano dei margini di rientro da rispettare.

Se ad esempio si possiede un conto di 1.000€, e si apre una posizione di 100€ con leva X, il broker tratterrà a garanzia una parte dei rimanenti 900€, per evitare che in caso di perdita, e a causa della leva eccessiva, il saldo del trader non sia sufficiente a coprire il denaro perso.

Il mercato, lo si può prevedere, sempre con un certo margine di errore.

Se scegliete di negoziare in dollari, dovete avere sempre sotto controllo l’andamento rispetto alla valuta base (ad es. euro). In tal caso, meglio utilizzare come valuta base i dollari, dato che avere un conto in attività estere potrebbe essere un investimento sicuro nel tempo. Particolare attenzione dovete porre se scegliete valute tradizionalmente “deboli”, rispetto a quelle principali e più transate.

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L'amministratore e proprietario del portale www.investire-online.com è Simone Mordenti, analista finanziario, trader con oltre 10 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e valute, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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