giovedì, Aprile 25, 2024
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Dove trovare l’indicatore perfetto per fare trading sul Forex

Da quando è nata l’analisi tecnica la maggior parte dei traders si è data da fare per trovare l’indicatore tecnico perfetto, quello che non sbaglia mai, quello che restituisce il 100%…o magari anche solo il 90% dei trades in guadagno.
I traders hanno modificato i parametri, fatto backtests, combinato più indicatori insieme, inventato nuovi indicatori e oscillatori…

Indovinate qual’è il risultato?
L’indicatore perfetto non esiste!! Mi dispiace!!
Non solo non esiste…ma non esisterà mai…e ci sono della ragioni oggettive per questo.

Innanzitutto, se esistesse l’indicatore perfetto, qualcuno lo avrebbe già codificato.
Provate a pensare…se esistesse l’indicatore perfetto…e tutti lo usassero…non ci sarebbe più mercato.
I mercati si basano sulla domanda e sull’offerta, ovvero su banche, fondi e traders che acquistano e vendono allo stesso tempo, perché hanno percezioni diverse di quello che accadrà. Se tutti comprassero in base all’indicatore perfetto…non ci sarebbero venditori, quindi gli ordini dei compratori non potrebbero essere eseguiti, viceversa su un segnale di vendita dell’indicatore.

Il trading è quello che è proprio perché ognuno vede le cose in modo diverso…per questo i prezzi si muovono.
Ci sono sostenitori del MACD, dello Stocastico, delle medie mobili, dell’RSI, del CCI, potrei andare avanti all’infinito, visto che, soprattutto nel mondo del Forex, si inventano ogni giorno nuovi indicatori…
Sapete cosa hanno in comune tutti questi indicatori tecnici? Sono tutti in ritardo sul prezzo…maledettamente in ritardo, per il semplice fatto che nel loro calcolo matematico più o meno complesso, utilizzano serie storiche del prezzo…ovvero utilizzano dati già passati.

Ovviamente alcuni segnali degli indicatori sono giusti, ma non abbastanza per creare una solida strategia di trading, almeno secondo il mio parere.
In internet troverete strategie di ogni tipo basate su incroci di medie mobili, incroci di stocastico, MACD, Bande di Bollinger e via dicendo, provatene quante volete…vi renderete conto che i risultati non sono così eccezionali.

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Ma se gli indicatori sono in ritardo…cosa li anticipa? Semplice…il prezzo..solo ed esclusivamente il prezzo, l’unica cosa che conta veramente sui mercati.

Si può fare trading “solo” con il prezzo? Assolutamente si, lo fanno tutti i grandi traders, usano il prezzo (price action) e i “livelli di prezzo”, cioè supporti, resistenze, trend line, livelli di Fibonacci e nel caso specifico del Forex…i round numbers.
Già…qualcuno li chiama “leading indicators” perché sono capaci di guidare il prezzo, mentre gli altri indicatori vengono chiamati “lagging indicators” cioè in ritardo rispetto al prezzo.
Ovviamente anche i leading indicators non funzionano nel 100% dei casi…nulla funziona sempre.

Il mercato è fatto da compratori e venditori, perché un supporto funziona? Perché a quel livello di prezzo ci sono stati in passato più compratori che venditori, al contrario per una resistenza.
Quindi cosa funziona di più? Ciò che la maggior parte dei traders utilizza!!
Personalmente mi viene da storcere il naso quando sento cose del tipo: “utilizzate questo nuovissimo indicatore, non lo conosce nessuno”… Bene…e allora perché dovrebbe funzionare??
Se il mercato è fatto da compratori e venditori…io voglio che, quando compro, ci siano tanti altri che comprano…in modo da spingere il prezzo al rialzo. Quindi devo utilizzare gli strumenti che la maggior parte dei traders utilizza, o che i traders più grossi (gli istituzionali) utilizzano.

Il motivo è lo stesso per cui il timeframe Daily è meglio dei timeframes minori (4H, 1H, 15m, 5m). Gli istituzionali utilizzano il timeframe Daily, i fondi fanno trading sul Daily, non sul 5 minuti. Quindi i segnali tecnici…qualunque essi siano, sul Daily sono molto più affidabili che sui timeframes minori. Così i supporti e le resistenze sul Daily hanno maggior valenza, idem le trend lines, idem i livelli di Fibonacci, che funzionano non perché hanno qualcosa di magico, funzionano perché li utilizzano in tanti.

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Sarebbe bello aprire un grafico, avere un segnale da un’indicatore, fare click con il mouse, e guadagnare sistematicamente, sarebbe troppo facile…non è così, il trading è un lavoro ed è anche un arte, bisogna saper individuare i supporti e le resistenze importanti, e saper soprattutto individuare i pattern di prezzo (price action) che significano qualcosa.
I grafici parlano…bisogna solo imparare a capirli..

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L'amministratore e proprietario del portale www.investire-online.com è Simone Mordenti, analista finanziario, trader con oltre 10 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e valute, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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